Per favore, basta!

È finito il tempo di unirsi per poi distruggersi

Letto 4969
Per favore, basta!

Siamo ancora alla solita e insopportabile sega dell'unità a sinistra. Già il termine Fronte porta sfiga, rileggetevi la guerra di Spagna e andatevi a rivedere le elezioni in Italia nel 1948 e guardate com'è andata a finire in entrambi i casi.

La tragicomica situazione in cui si trova ora l'Italia è la conseguenza di anni di martellamento mediatico a tutti i livelli della comunicazione e della politica, costituito da balle colossali, deformazione di dati, fake news, bufale di ogni tipo, aggressioni verbali, propaganda offensiva, promesse da marinaio, criminalizzazione dell'avversario, atteggiamenti plebiscitari e/o fascistoidi, ignoranza tracotante spacciata per cultura benefica e soprattutto un antirenzismo ottuso, ripetitivo, paranoico ed ossessivo.

Tutti questi aspetti dai tratti spesso demenziali ma anche violenti non sono patrimonio esclusivo di quei bei campioni di demagogica coerenza che si chiamano Lega e 5Stelle ma definiscono perfettamente i comportamenti degli ultimi anni di quella che si autodefinisce la vera sinistra, la minoranza dem e Liberi e Uguali. L'antirenzismo di destra e di sinistra si è confuso in una poltiglia populistica in cui non si potevano individuare segni di differenziazione politica.

Quale unità si può fare quindi con quelli che puntualmente ti puntano la pistola alla tempia e alla prima occasione sparano? Basta, per favore non se ne può più! Chi imbarchiamo sotto l'icona dell'unita? D'Alema, Bersani, Speranza, Fratoianni che fanno il girotondo con Orlando, Franceschini, Boccia, Emiliano e altri cialtroni e zapateros vari? Per poi vederli esultare e brindare quando il loro partito perde? No dai, basta, ve ne prego. Altrimenti non voterò PD.

Letto 4969

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Alessandro Ceradini

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Aggiornato al 31 marzo 2018

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