Sindacato

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Qui racconto la mia storia nel sindacato con qualche condimento in aneddoti, curiosità ed esperienze.

Ho sempre avuto chiaro che l'attività sindacale deve essere improntata sull'emancipazione collettiva, il contrasto ai privilegi e la vicinanza ai più deboli.

Il sindacato ha un'unica funzione: fare accordi che migliorano la vita dei lavoratori del settore che si rappresenta. Non fa politica e punta alla concretezza.

Per raggiungere i risultati che ho ottenuto, insieme a tante compagne e tanti compagni con i quali ho collaborato e che ringrazio, ho basato la mia organizzazione sull'innovazione, la partecipazione, la trasparenza, la lungimiranza e la professionalità.

I primi contatti con il sindacato sono avvenuti nel posto di lavoro di mio padre (anche lui sindacalista) dove si svolgevano i congressi nazionali ed anche attraverso l'impegno nell'organizzazione giovanile.

Il mio percorso, testimoniato da immagini e documenti che si possono trovare sia qui che in giro per il sito (Andare Verso - Idee per un sindacato moderno, trasparente, partecipato), diventa più concreto appena entro in amministrazione, nel 1985 a Vercelli, dove mi rendo conto delle storture che governavano i rapporti all'interno dell'ufficio.

Inizia così la mia battaglia per migliorare la situazione dei lavoratori pubblici e con essa l'efficienza dei servizi che si debbono rendere ai cittadini.

Divenne, così, necessario conoscere le norme che regolavano il rapporto di lavoro e la loro applicazione effettiva. Studio che non si è mai interrotto.

Il consenso ottenuto nell'ufficio mi ha proiettato nelle strutture di categoria e di camera sindacale territoriale, dove ho iniziato a ricoprire incarichi di responsabilità.

Nel 1986 ottengo il trasferimento nell'ufficio della mia città (Roma) ed il sindacato mi chiama, offrendomi l'incarico di Capo Ufficio Organizzazione della struttura nazionale di categoria da svolgersi con il distacco sindacale totale.

Nel 1991, dopo essermi opposto alla candidatura di un analfabeta che mi ritroverò nella stessa sede, vengo destinato dal sindacato ad occuparmi della nostra organizzazione presso il Ministero del Turismo e Spettacolo (esisteva allora) portandolo ad essere il primo sindacato.

Nel 1992 vengo eletto Segretario Generale della struttura territoriale di Roma ed entro a far parte delle assemblee nazionali di categoria e del settore Ministero delle Finanze.

Nel 1996 vengo eletto nella Segreteria Nazionale del coordinamento del Ministero delle Finanze (responsabile dell'organizzazione, comunicazione e tesoriere) ed entro a far parte della Direzione Nazionale di categoria.

Nelle immagini sono riportati parte dei lavori che ho prodotto all'insegna della trasparenza e della condivisione delle informazioni.

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Nel 1996 sono designato come componente del Collegio Arbitrale di Disciplina del Ministero delle Finanze che giudica i ricorsi avversi alle sanzioni disciplinari.

Nel 2000 termino il mio incarico con l'orgoglio di aver giudicato tanti ricorsi ed aver rigettato l'80% di quelli avversi al licenziamento (le altre quattro sezioni ne rigettarono in media il 20%).

Un episodio significativo dell'approccio del sindacato a quei tempi (e, purtroppo mai cambiato) è quello di quando, ritornando in sede dopo una sessione del collegio, rivolgendomi agli altri segretari nazionali espressi enorme soddisfazione per aver ripulito i nostri uffici di gente balorda respingendo un ricorso contro un licenziamento. Fui guardato in maniera sbigottita e la frase seguente fu raggelante: "Poverino, sarà un povero padre di famiglia!". La mia reazione fu furiosa (e lo è ancora su vicende simili).

Nel 1999 per ritornare fra i colleghi rappresentati ho rinunciato al distacco sindacale totale per quello parziale al 50% ricominciando a fare il funzionario.

Nel 2000 contribuisco alla stesura di alcuni articoli della riforma del Ministero delle Finanze in Agenzie Fiscali che porterà molti vantaggi, di carriera ed economici, ai lavoratori rappresentati, anche se moltissimi mi dicevano che non volevano uscire dal comparto dei ministeriali.

Oggi nessuno tornerebbe indietro. La lungimiranza è più utile della contingenza.

Quindi nel 2001 nasce l'Agenzia del Territorio e, conseguentemente, il sindacato di settore del quale vengo eletto Segretario Generale nel 2002.

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Dalla posizione ricoperta riesco, finalmente, a mettere in atto tutti i propositi che mi ero prefisso e che ho citato all'inizio dell'articolo.

La prima cosa da fare fu quella di definire una strategia che portasse la nostra organizzazione ad essere protagonista delle scelte che ci riguardavano.

Quindi il potenziamento della comunicazione divenne fondamentale al fine di condividere le posizioni in maniera trasparente.

Il sito internet ed una newsletter quindicinale, inviata a tutti i lavoratori interessati e non solo agli iscritti, sono stati fondamentali per la diffusione dei comunicati emanati costantemente dopo ogni riunione effettuata e per la condivisione di tutte le relazioni e documenti.

In questi anni ho effettuato assemblee con i lavoratori negli uffici, in oltre 60 posti di lavoro su 100, anche andandoci più volte, preferibilmente dove avevamo una scarsa presenza.

Abbiamo investito sui momenti di aggregazione sociale, come i tornei di calcetto a livello nazionale.

Per allargare ancora di più la partecipazione del gruppo dirigente abbiamo composto le nostre delegazioni alle trattative in maniera aperta e numerosa per far emergere le competenze presenti sul territorio. Anche i corsi di formazione organizzati hanno contribuito a questo scopo.

E per meglio conoscere le aspettative degli iscritti abbiamo effettuato dei sondaggi, anche se non di valore scentifico.

Tutto questo lavoro ha portato i suoi risultati nelle 3 tornate per la elezione delle RSU nelle quali abbiamo ottenuto risultati fra i migliori della categoria, sempre sopra il 20% e sfiorando sempre il primo posto.

Tutto ciò è stato fondamentale per essere presenti sui tavoli di trattativa con un certo peso.

Le cose fatte sono diverse a cominciare dalla trattativa e sottoscrizione, nel 2004, del 1° CCNL del Comparto Agenzie Fiscali dove, ed è (forse) l'unica volta in tutti i contratti, vengono distribuiti gli aumenti non in maniera omogenea, ma vengono privilegiati gli stipendi più bassi con un aumento di circa 200€ mensili. I successivi contratti che sottoscriverò comporteranno aumenti di circa 30€ mensili.

Nel 2006 sottoscriviamo un accordo per un passaggio di fascia economica per tutti i dipendenti. Così ho evitato di dare la consueta risposta agli iscritti che mi chiedevano un aiuto per ottenere la vittoria: "Il sindacato non fa favoritismi per i propri iscritti, ma si batte per scrivere le regole che individuino i più meritevoli e ne controlla rigorosamente l'applicazione. Altrimenti creerebbe dei privilegi ed assomiglierebbe ad un sistema mafioso. Sono convinto che fra di noi ci sono i migliori.".

Nel 2007 raggiungiamo un importante traguardo con la stabilizzazione a tempo indeterminato di circa 1500 precari. Al sindacato mi dicevano sempre: "Perché ti batti per questo obiettivo? Finché sono precari rimangono nostri iscritti, poi si dimettono.". La mia risposta costante è stata: "Perché è giusto!".

Nel 2008 sventiamo la manovra scellerata che vedeva imporre il decentramento del catasto, anche documentale, agli enti locali, notoriamente più inefficienti dei nostri uffici, ormai fra i più innovati della pubblica amministrazione.

Nel 2009 proseguono gli accordi sui passaggi di fascia economica che riguardano l'80% di tutti i dipendenti.

Nel 2011 diamo avvio alla campagna per far emergere gli "immobili fantasma" con un accordo che tutelasse i lavoratori interessati, e viene raggiunto l'obiettivo di rivalutare il ruolo dei Servizi di Pubblicità Immobiliare restituendo autonomia ai Conservatori.

Il lavoro dell'amministrazione, che abbiamo assecondato con lungimiranza negli undici anni di vita dell'Agenzia del Territorio, sull'innovazione è stato fondamentale per portare in posizioni di prestigio il nostro lavoro. Il servizio del TG2 del 21 novembre 2014, girato in parte nel mio ufficio, ne è la testimonianza.

Dopo l'accorpamento della mia agenzia con quella delle Entrate, nel 2012 vengo chiamato a svolgere l'incarico di responsabile della Comunicazione della categoria ed in tale veste componente della segreteria nazionale.

Il piano della comunicazione che ho presentato era volto ad aumentare la trasparenza e la partecipazione degli iscritti, per accorciare le distanze che negli ultimi venti anni erano cresciute fra i vertici e la base.

La riproposizione, insomma, di quanto fatto nel settore dove ciò ha prodotto i risultati decritti sopra; una struttura orizzontale dove le idee ed il sapere, circolando liberamente, producono valore.

Ho trovato di fronte a me un muro di gomma che riproponeva le stesse dinamiche di venti anni prima, anche peggiorate dall'individualismo che ha pervaso la società e, quindi, animate dal solo interesse personale.

Ad ottobre 2014, dopo aver detto al nostro congresso il mio pensiero, rinuncio al distacco sindacale parziale e ritorno a tempo pieno al mio lavoro in amministrazione.

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Per concludere questo lungo (troppo) racconto, riporto alcune frasi che ho sentito in questi 30 anni di militanza sindacale, soprattutto negli ultimi.

"Il sindacato deve essere composto da persone capaci. Altrimenti è superfluo, anzi dannoso. Se vuoi volare, circondati di aquile, non di polli."

"Se vuoi resistere ad un'onda che sta arrivando, come quella del governo Renzi, costruisci un natante per rimanere a galla. La miopia ha, invece, portato il sindacato a cercare di fermarla con le mani, scavando una trincea per mettersi a fare una guerra già persa in partenza solamente per mantenere i privilegi acquisiti negli anni."

"Il sindacato non è più l'organizzazione dei lavoratori, ma quella dei sindacalisti. Una sorta di Multilevel Marketing che premia con privilegi chi porta iscritti/soldi"

"Il sindacato si è ridotto ad essere come una assicurazione: non hai voglia di aderirvi, spendendo dei soldi che ti sarebbero più utili per altre cose, ma la paghi nell'eventualità ti succeda qualcosa di brutto."

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Piccolo aggiornamento di gennaio 2016

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