Andare Verso - L'intervento Congressuale

Idee per un sindacato moderno, trasparente, partecipato
La trascrizione integrale del mio discorso a Salerno - 11 ottobre 2014

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Andare Verso - L'intervento Congressuale

Andare Verso
Idee per un sindacato moderno, trasparente, partecipato
Intervento di Manrico Macilenti al Congresso UILPA
Salerno 11 ottobre 2014

Come è stato detto da molti il congresso e, soprattutto questo congresso, della UILPA non è un congresso rituale. Ci siamo rinnovati, abbiamo rinnovato l’organizzazione e quindi ci troviamo con una nuova struttura costruita appositamente per essere più vicina ai lavoratori ed ai posti di lavoro.

Per questo motivo siamo chiamati e siete chiamati ad affrontare i problemi che sono stati presentati qui con il massimo dell’attenzione e, io dico con il termine che è stato utilizzato spesse volte, con il più possibile di coraggio.

Non mi dilungo sulle questioni che ci hanno tutti portato in questa situazione ma è per tutti evidente che il momento è particolare e va affrontato con il massimo della sincerità e io mi accingo a fare delle proposte che ritengo non siano proprio nel solco di quanto abbiamo ascoltato sino ad ora.

L’Italia è un paese arrivato ad essere uno degli ultimi in vari indicatori (quello sull’evasione, sulla corruzione, per la mancanza di investimenti sull’istruzione). Questo è avvenuto negli ultimi 20 anni e si è accentuato. La corsa all’individualismo ha visto anche noi protagonisti dell’egoismo. Il sindacato che è lo strumento principe per combattere l’egoismo e l’individualismo si è ritrovato a non riuscire più a contrastare questa corsa.

Io dirò solo alcuni numeri perché sono stati ribaditi più volte e perché sono apparsi in televisione: nei sondaggi solo il 20%degli italiani ha fiducia nelle organizzazioni sindacali e per il 64% degli italiani il risanamento si può effettuare licenziando i dipendenti pubblici. Ho aggiunto solo dei numeri a quello che abbiamo detto finora per precisare in che situazione ci troviamo.

Ora, al di fuori delle ovvietà, che io purtroppo continuo a sentire da 30 anni, oggi non possiamo più permetterci di rispondere come al solito prendendocela sempre con tutto e tutti quelli che ci stanno intorno. Noi dobbiamo avere il coraggio di affrontare i problemi al nostro interno perché se la pubblica opinione pensa quello che ho appena detto, non è solo colpa degli altri. Non possiamo continuare col solito piagnisteo addossando colpe a questo e a quell’altro, ma dobbiamo avere il coraggio di affrontare per primi quali sono i nostri problemi. Affrontarli, discuterne, e poi alzarci e puntare il dito contro gli altri.

Se i problemi sono l’evasione fiscale, la corruzione per esempio, è necessario, per quello che mi riguarda, affrontare la questione, perché la corruzione è un problema che riguarda i dipendenti pubblici, la pubblica amministrazione.

Che significa? Che certamente sarà colpa della politica, certamente sarà colpa della dirigenza, ma qualche cosa può essere che ci riguarda direttamente anche dentro gli uffici. Quindi noi dobbiamo sapere da che parte stiamo, io voglio sapere da che parte stiamo! Quando si parla di corruzione dobbiamo essere chiari. Dobbiamo dire che le persone indifendibili dentro gli uffici non li difendiamo. Dobbiamo essere chiari tra di noi e soprattutto con l’opinione pubblica.

Altre questioni che dobbiamo affrontare sono quelli dei centri di spesa che sono certamente una delle questioni fondamentali e devono essere diminuiti, ma finché non saranno diminuiti sarà sufficiente che siano trasparenti. Basta che siano messi a disposizione i dati. Noi abbiamo le competenze e le capacità all’interno dell’organizzazione, li possiamo elaborare, confrontare e a quel punto trovare la possibilità di intervenire esattamente là dove bisogna intervenire.

Perché continuare a parlare dicendo che è colpa della politica e non individuare direttamente (con nome e cognome) gli sprechi che ci sono, sarà un puro esercizio.

La UIL è protagonista in questo, perché sui costi della politica è intervenuta, con precisione, con statistiche ed elenchi, è intervenuta anche la UIL di Roma e del Lazio indicando i nomi e cognomi dei dirigenti che percepivano troppi emolumenti. Noi per colpire dobbiamo essere precisi e questo lo possiamo fare e non temiamo nessun tipo di rappresaglia.

Dobbiamo lavorare sulla digitalizzazione della P.A. A noi interessa essere più moderni. Che significa? Significa che una amministrazione digitale può perfettamente consentire ai lavoratori (quelli che ne hanno più bisogno, le lavoratrici) di lavorare con il telelavoro domestico. E’ un tipo di lavoro che dobbiamo sperimentare con molta forza e aggiungo anche un altro tipo di intervento che dobbiamo fare è quello sulla salubrità e sicurezza dei posti di lavoro. Non possiamo pensare di continuare a lavorare in dei posti (io ne ho visti molti) che io chiamerei dei ripostigli, ammassati uno sopra l’altro.

Questi sono punti di intervento sui quali si può lavorare facendo delle campagne di stampa, campagne pubbliche e dire esattamente alla cittadinanza, con la quale dobbiamo recuperare credibilità, quali sono le nostre proposte e da che parte stiamo.

Sulle questioni contrattuali, sperando di riuscire a risolvere i problemi, sappiamo che quando andremo a parlare, dovremo parlare (o esprimere un parere se ce la faremo) della questione dei premi. Una delle mie fissazioni, ed è anche il meccanismo che abbiamo introdotto nell’ente nel quale ho ricoperto per 10 anni l’incarico di responsabile, abbiamo sperimentato e portato avanti l’idea che si debbano premiare i gruppi omogenei che si confrontano con altri gruppi e non con i singoli, perché a quel punto noi diremo che nei nostri uffici c’è il far west. Dobbiamo premiare i gruppi e premiare i dirigenti (la retribuzione di risultato dei dirigenti) in relazione a quello che raggiunge il proprio gruppo. Questo ci consente anche di poter dire che il premio, la parte economica è legata all’organizzazione del lavoro in quell’ufficio e provare (in qualche ufficio si è riusciti) a dire che anche l’organizzazione del lavoro fa parte della contrattazione.

E poi mi piacerebbe tanto mettere il termine del rapporto fra stipendio più basso e quello del dirigente (rapporto che Olivetti metteva come 1/10, lo proverei a rimettere in piedi). Un'altra idea che mi viene da proporre è quella che siccome non ci aumentano lo stipendio (sto semplicemente buttando giù una serie di idee sulle quali discutere) dicevo, siccome non abbiamo avuto un adeguamento economico possiamo anche pensare di lavorare 6 ore in meno alla settimana (questo è avvenuto in Svezia).

Faccio delle proposte che ho scritto e tradotto anche in mozioni che adesso consegno alla presidenza:

- Abbiamo parlato di parità di genere più di una volta. Per quello che mi riguarda, e chiederò che si esprima il congresso, dobbiamo essere conseguenti sulla parità di genere e quindi eleggere sin da questo congresso una struttura con parità di genere e tutte le strutture con parità di genere;

- Un'altra proposta, sempre per recuperare credito nei confronti dei lavoratori, con gli scritti e la pubblica opinione è la istituzione di un codice etico che riguarda i dipendenti, gli iscritti e i dirigenti della UILPA;

- Un'altra mozione che riguarda la trasparenza delle spese. Prima che ce lo impongano per legge facciamo in maniera di essere per primi quelli che operano su questo versante.

Avremo dei problemi nei prossimi tempi, perché con minori permessi sindacali possiamo muoverci di meno, ma bisogna utilizzare le tecnologie.

Al nostro interno abbiamo le capacità e le competenze per riuscire a vincere la partita e per sfidare chi ci sfida. Per quello che mi riguarda sono dipendente pubblico (come tutti voi) e sono a disposizione dell’organizzazione, ma non ho alcun problema a ritornare a lavorare a tempo pieno in ufficio.

Se ritroverò l’entusiasmo per ricominciare a lavorare per l’organizzazione sarò a disposizione. Confido nella passione di tutti voi affinché mi senta orgoglioso di essere ancora un iscritto della UILPA.

Manrico Macilenti

017 Dati social all'8 febbraio 2016


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Aggiornato al 31 marzo 2018

 

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