E ora fate autocritica

Il Pd è cambiato. Ora abbiamo una forza rifomista, giovane e combattiva in campo. E' una brutta nuova per gli arcigni conservatori di un simulacro, la vecchia sinistra

Letto 8301
E ora fate autocritica

Il trionfo di Renzi tra gli iscritti è una sonora lezione non solo per Orlando ed Emiliano. Ma per tutta la classe dirigente e i politici che si richiamano alla sinistra di provenienza ex Ds ed ex PCI. Non solo gli scissionisti, dunque. Anche qualcuno (Macaluso e altri) a cui io mi sento più vicino.

Tutti costoro hanno scommesso sulla fine politica di Renzi. Hanno fatto calcoli fondati su un presupposto sbagliato: che il Pd fosse, in fondo, ancora quello di prima; che fosse, ancora, la vecchia ditta. E che Renzi fosse un prepotente usurpatore che si stava, illegittimamente, appropriando della sinistra. Errore tragico. E presuntuoso. Di cui hanno pagato pegno.

Dagli scissionisti al mio amico Macaluso si è sottovalutata la portata, le aspettative, la novità rappresentata da Renzi nella storia della sinistra riformista degli ultimi 25 anni, dopo il PCI. Renzi ha significato alcune cose (che si farebbe bene a vedere anche a voler essere suoi critici):

- una prospettiva di riformismo fattuale (dopo decenni di "riformismo mancato" della sinistra);

- una prospettiva propulsiva di espansione elettorale della sinistra (vocazione maggioritaria);

- una realtà di leadership portatrice di un messaggio nazionale di cambiamenti.

Dico, da tempo, che la sinistra di governo (da Bersani a Macaluso) del Pd degli ex non avrebbe dovuto contrapporsi a queste tre issues di cui Renzi è portatore. Neanche dopo la battuta d'arresto del referendum.

Avrebbero dovuto puntare, magari, a correzioni dell'azione di Renzi. Non alla sua delegittimazione e sconfitta.

Perché? Perché Renzi ha effettivamente cambiato il Pd, come Bersani dice. Ma non nell'accezione sballata che lui e altri (compreso Macaluso) hanno sostenuto: di una usurpazione personalistica. No.

Il Pd è cambiato perché è, realmente, rimasto plasmato dal progetto di una forza riformista nuova e che superasse i limiti, i difetti e i fallimenti della vecchia sinistra.

Hanno compiuto, tutti gli ex ed oppositori di Renzi, un errore di presunzione e miopia politica: hanno sottovalutato la scommessa che il popolo del Pd ha fatto sulla novità e (anche) le ambizioni di Renzi.

Hanno schiaffeggiato, con la loro opposizione a Renzi, condotta fino all'assedio per cacciarlo, le aspettative e il desiderio di novità di una sinistra che non voleva più solo sconfitte. E che non si riconosce più nell'arcaismo di una sinistra parasindacale, difensivista, euroscettica e incline al populismo.

Il Pd è cambiato. Ora abbiamo una forza rifomista, giovane e combattiva in campo. E' una brutta nuova per gli arcigni conservatori di un simulacro, la vecchia sinistra.

Letto 8301

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Umberto Minopoli

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Aggiornato al 31 marzo 2018

 

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