Lontani da Marx – per una sinistra moderna e di progresso nell’interesse del popolo

Occorre un capitalismo capace di accumulare i profitti affinché lo Stato possa tassarli per finanziare il welfare. Gli svedesi dicevano: per tosare la pecora bisogna che essa viva e cresca

Letto 5692
Lontani da Marx – per una sinistra moderna e di progresso nell’interesse del popolo

Siamo convinti che attaccare le banche, l’impresa, il capitale, l’iniziativa privata, auspicare l’appiattimento e mortificare il merito, ecc. ecc. sia di sinistra? Siamo convinti che chiedere, chiedere, chiedere, senza dare nulla in cambio e senza tener conto delle implicazioni, sia di sinistra?

In un mondo globale, dove le distanze, fra i mercati di produzione e di consumo, si sono ridotte, siamo sicuri che siano convenienti azioni sindacali anacronistiche, che nel migliore dei casi portano alla delocalizzazione delle imprese, se non alla chiusura delle stesse?

Abbiamo dimenticato Landini urlare nei talk contro la Fiat di Marchionne? Ora la FIAT (FCA) sta sostenendo il PIL italiano, ha fatto miliardi di investimenti, ha riassorbito tutti, o quasi, i cassintegrati, ha fatto più di 3000 nuove assunzioni. Se avessimo dato ascolto a Landini cosa sarebbe successo? Di questo Landini a chi ne rende conto?

L’attacco alle banche, negli ultimi tempi, è qualcosa di sorprendente. Le banche svolgono una funzione di intermediazione delle risorse, raccolgono risparmi e li convogliano verso la produzione; la loro funzione ed il loro ruolo è determinante per la crescita di un Paese moderno. Ci siamo chiesti come mai la Germania nel 2014 ha immesso 247 mld di euro nelle banche tedesche? 

Si attaccano i mercati finanziari, LA SPECULAZIONE, “che orrore la speculazione”. Salvo scoprire che la speculazione siamo noi. Basterebbe chiedersi chi sono questi marziani che speculano sulla nostra pelle; per saperlo basterebbe guardare gli estratti conto di pensionati, classe media, e anche benestanti, per sapere che quello che noi chiamiamo speculazione siamo noi stessi. Quando, con la nostra liquidazione o con i nostri risparmi, compriamo quote di un fondo di investimento, diamo mandato al gestore del fondo di amministrare queste risorse al meglio. Compito del gestore è tutelare il nostro capitale e eventualmente accrescerlo.

Si attaccano manager, persone di successo, persone che si mettono in discussione e raccolgono i frutti della loro intraprendenza e capacità. Si insinua, si sminuisce, “chissà a chi è legato?” In azienda il sindacato per anni ha predicato l’appiattimento, demonizzando il merito in quanto era nella discrezionalità dell’imprenditore. Come se l’imprenditore volesse premiare chi non meritasse.

L’elenco sarebbe infinito. Questi sono esempi di come si può distruggere la produttività di un Paese.

Oggi la sinistra deve abbandonare stereotipi anacronistici, e rendersi conto che le risorse materiali ed intellettuali vanno utilizzate al meglio, e solo così si potrà ritornare alla crescita ed alla produttività, per migliorare il benessere di tutti. Sterili e controproducenti sono interventi che impongono irrealistici lacci e lacciuoli al mondo produttivo e alla mortificazione del merito.

La sinistra italiana è in ritardo, come in ritardo è il Paese Italia.

GERMANIA - BAD GODESBERG (vicino Bonn) 1959

I delegati del SPD, riuniti da 3 giorni, approvano un documento che sanciva l'affrancamento definitivo dal pensiero marxista e l'opzione a favore dell'economia di mercato. (OCCHETTO CI è ARRIVATO 30 ANNI DOPO CON LA BOLOGNINA)

"Il socialismo socialdemocratico tedesco è il partito della libertà.....i comunisti soffocano il modo radicale la libertà". Questo diceva il documento.

Dichiarava inoltre." un'economia coercitiva di tipo totalitario distrugge la libertà" ma ribadiva l'impegno sociale e l'opzione interventista in economia; "efficaci controlli pubblici devono impedire gli abusi del potere economico: la proprietà privata dei mezzi di produzione ha diritto di essere difesa nella misura in cui non intralci lo sviluppo di un equilibrato ordinamento sociale....La concorrenza condotta mediante imprese pubbliche è un mezzo decisivo per prevenire un predominio privato sul mercato.....La proprietà collettiva è una forma legittima di pubblico controllo a cui nessuno Stato moderno rinuncia, essa serve a preservare la libertà dallo strapotere delle grandi concentrazioni economiche.

In sintesi, i socialisti e le socialdemocrazie difendono la proprietà privata, hanno una visione laica della vita, sostengono il ruolo dei sindacati nella regolazione delle imprese, sono fautori del welfare state, appoggiano i programmi governativi in materia di istruzione, sanità e previdenza, aiuti al Terzo mondo. Reputano necessario un sistema progressivo di tassazione che consenta la redistribuzione delle tutele e delle opportunità. Sono impegnati sul versante dell'ambientalismo, delle pari opportunità, della lotta all'omofobia. Considerano l'immigrazione e il multiculturalismo come una opportunità per i Paesi ospitanti.

Insomma si afferma un principio pratico: occorre un capitalismo capace di accumulare i profitti affinché lo Stato possa tassarli per finanziare il welfare. Gli svedesi dicevano: per tosare la pecora bisogna che essa viva e cresca.

Catalano sarebbe d'accordo, NON Landini, Camusso, Ferrero e Vendola, Fassina, Civati e via dicendo.

Letto 5692

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Francesco Coraggio

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Aggiornato al 31 marzo 2018

 

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