La CGIL e le pensioni di reversibilità

Il sindacato rincorre il qualunquismo creando falsi allarmismi

Letto 6740
La CGIL e le pensioni di reversibilità

Il Governo guidato da Matteo Renzi opera da due anni e da altrettanto tempo assistiamo ad una smaccata fantasia critica, e spesso bugiarda, nei suoi confronti e delle tante cose buone che ha fatto nel biennio.

Fino a quando le bugie vengono dai partiti di opposizione, pazienza! Non sono giustificabili, ma almeno si possono comprendere.

Con le opposizioni che oggi abbiamo in Parlamento, non si può essere esigenti più di tanto! Con Berlusconi l'opposizione è diventata una attività da avanspettacolo. Con il Movimento 5 Stelle invece più che altro un teatrino delle marionette, dove il pubblico non è costituito da bambini, ma da adulti con poco cervello in zucca!

Ma le bugie vengono, purtroppo, anche da ambienti e persone che dovrebbero sostenere il Governo e che in tempi passati venivano definiti "collaterali", in quanto appartenenti alla stessa area politica.

Nel caso delle pensioni di reversibilità - ad esempio - le insinuazioni sono partite dalla CGIL - Pensionati!

La CGIL cerca di creare difficoltà a questo Governo che ha abbassato le tasse, che ha risolto tante crisi aziendali, che va in giro per il mondo anche per promuovere investimenti internazionali che diano occupazione, specialmente al Sud d'Italia, che ha portato dal segno meno al segno più tanti indicatori economici: disoccupazione, occupazione giovanile, crescita del PIL, detassazione in agricoltura, sulla prima casa, per le giovani coppie, per le imprese che assumono, edilizia scolastica, sistemazione dei precari nella scuola, sistemazione degli esodati, lotta alla corruzione, etc.etc.etc..

Carissimi compagni del Sindacato, se volete dare una mano ai vostri rappresentati, siano essi lavoratori attivi o pensionati, fate a meno di creare falsi allarmismi, come nel caso delle pensioni di reversibilità!

Non unitevi alle critiche qualunquiste dei partiti di opposizione populista! Parlate piuttosto delle pensioni al di sotto dei mille euro mensili, che non fanno vivere una coppia di pensionati senza altri redditi significativi.

Parlate delle pensioni "da nababbi", formatesi non proprio con sistemi ortodossi di contribuzione, dei politici e non, delle quali una sopportabile decurtazione "darebbe una mano" a chi da tempo non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena a meno che questo argomento venga evitato per non toccare la suscettibilità di qualche ex dirigente sindacale!

Letto 6740

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Aldo Mancinelli

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Aggiornato al 31 marzo 2018

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